Il Fondatore - Scuola Sociale di Melegnano

Pittore e critico d'arte, si avvicina alle arti figurative per merito della sua attività. L'assunzione al Colorificio del pittore Agnolo Martinenghi, frequentato da pittori come Motti, Oldani, Fraschetti, gli dà l'insperata occasione di incontri importanti e decisivi per la sua scelta di ricerca culturale.

Negli anni ottanta diviene direttore della Galleria d'Arte Broletto di Melegnano frequentata da pittori di fama nazionale quali: Treccani, Brindisi, Fiume, Sassu, Morlotti, Cassinari e Bay. Membro e fondatore, nel 1975 con il maestro Ugo Fraschetti, del Circolo Artistico Melegnanese, del quale ha rivestito la carica di segretario sino al 1981, poi di Socio Onorario.

Ha riscosso diversi riconoscimenti, numerose sono state anche le aste benefiche che ha condotto personalmente a favore di Parrocchie, associazioni e sodalizi vari. Nel 1985 è stato fondatore del Coscientismo con Benedetto Di Pietro (teorico), Toffolo, Augelli, Marchetti, Bertoletti, Gentili.

Critici ed estimatori hanno sempre riservato molta attenzione alle opere di Beccarini, pubblicando diverse recensioni su quotidiani locali e nazionali.

Sempre molto attivo nel volontariato. Negli anni ha fatto parte tra l’altro della Croce Bianca, del Rotary Club ed è stato per anni animatore alla Fondazione Castellini Onlus.

Nel 1987 è uno dei fondatori della Scuola Sociale - Accademia delle Arti di Melegnano alla quale ha dedicato gran parte del suo tempo libero insegnando pittura e ricoprendo anche il ruolo di Presidente avendo sempre come obiettivo la crescita dell’associazione stessa e lo sviluppo dell’arte e della cultura a beneficio del territorio.

Beccarini ha affrontato diversi stili e, dopo un’intensa ricerca pittorica, è approdato ad una tecnica molto simile all’affresco murale antico. Figure umane, volti di donne, fiori, paesaggi, case, sembrano affiorare da muri con crepe profonde, da sgretolature d’amarezza da cicatrici purificate e quasi cancellate dal tempo.

La pittura degli anni della sua maturità artistica riporta al sogno, al ricordo sbiadito, agli incontri della nostra esistenza che si perdono nella memoria. I segnali che ci lascia il tempo sono brevi e pochi sono gli istanti che consentono di fissare sulla tela queste emozioni giorno dopo giorno, come lui sapeva fare.